La rete elettrica svizzera non si ferma ai confini nazionali, ma è collegata alle reti europee per migliaia di chilometri. Assicurare la stabilità di questo sistema e garantire un’alimentazione continua è un compito impegnativo, che diventerà ancora più complesso in futuro. Asja Derviškadić, Grid Studies Engineer presso Swissgrid, ci racconta in questa intervista quale ruolo svolge e come vive il lavoro di ingegnere presso Swissgrid.
Asja Derviškadić, tutti noi usiamo l’elettricità ogni giorno. Lei per cosa usa più energia elettrica nella sua vita quotidiana?
Io consumo elettricità principalmente per Internet. Sono online ogni giorno e utilizzo gli strumenti digitali e i servizi online praticamente per ogni ambito della mia vita: al lavoro, per l’intrattenimento e per comunicare con la mia famiglia. Una vita senza questa connettività sarebbe estremamente difficile per me.
Lei si occupa anche professionalmente di energia elettrica: lavora come «Grid Studies Engineer» per Swissgrid. Quali incarichi professionali svolge in questo ruolo?
Swissgrid gestisce la cosiddetta «rete di trasmissione» della Svizzera. Questa rete ad altissima tensione si estende per circa 6700 chilometri e costituisce il fulcro del nostro approvvigionamento elettrico sicuro. Si tratta di un sistema molto complesso che richiede infrastrutture perfettamente funzionanti, una gestione permanente dei flussi di energia elettrica e una stretta collaborazione con le nostre aziende partner nazionali e internazionali, 24 ore al giorno. La rete di trasmissione funziona infatti solo se la produzione e il consumo di corrente sono in equilibrio. I nostri operatori monitorano la rete di trasmissione svizzera e adottano le misure appropriate per garantire la stabilità della rete. Lo fanno sulla base di diversi modelli. Ed è qui che entriamo in gioco io e il mio team. Sviluppiamo modelli e simulazioni della rete per un orizzonte temporale a breve termine e anche a lungo termine. A tal fine, utilizziamo mezzi tecnici all’avanguardia per effettuare studi e calcoli dai quali possiamo successivamente ricavare modelli digitali per la rete di trasmissione. L’attenzione è rivolta a rispondere a domande quali: come si comporterà la rete ad altissima tensione nei prossimi giorni, settimane e mesi? La sicurezza dell’approvvigionamento è garantita? E cosa succederebbe se uno o più impianti essenziali del sistema subissero guasti? I modelli e le simulazioni che sviluppiamo servono agli operatori come base per il processo decisionale e come strumento per garantire la stabilità della rete.
La domanda di elettricità è in aumento. Quali sono le grandi sfide e i temi che la impegneranno oggi e domani?
La rete elettrica svizzera è oggi molto più complessa di quanto non fosse agli inizi. È inoltre indissolubilmente legata alle reti degli altri Paesi dell’Europa centrale: oggi facciamo parte di un sistema di produzione e distribuzione di energia elettrica che si estende dall’Italia meridionale alla Danimarca e dal Portogallo alla Turchia. Di conseguenza, un buon funzionamento richiede un’enorme quantità di comunicazione e coordinamento. I processi esistenti hanno dimostrato la loro validità, ma sono già complessi e diventeranno ancora più impegnativi nei prossimi anni. Un’altra sfida è rappresentata dal fatto che, sebbene noi di Swissgrid siamo responsabili della rete elettrica svizzera ad altissima tensione, la distribuzione di energia alle reti a bassa tensione e alle famiglie è gestita da altri attori. Stiamo già lavorando a stretto contatto con i partner dei livelli di rete inferiori. Questa buona collaborazione diventerà ancora più importante in futuro. Tanto più che la produzione e la fornitura decentralizzata di energia elettrica comportano nuove esigenze per la rete. Operiamo quindi in un sistema in continua evoluzione e dobbiamo garantire la stabilità in ogni momento all’interno di questo ambiente dinamico. Affrontiamo queste sfide da un lato con la nostra competenza ed esperienza, dall’altro con nuove soluzioni basate sui dati.
Lei si è laureata all’Università La Sapienza di Roma con un master in ingegneria elettrica e ha poi conseguito il dottorato al PFL. Cosa l’ha spinta a scegliere questo percorso professionale?
Ho sempre avuto una grande passione per l’ingegneria e l’elettricità. I miei genitori sono entrambi ingegneri: mio padre lavorava nel settore energetico e mia madre in quello informatico. Anche mio fratello maggiore è ingegnere. Ma nessuno di loro ha un dottorato. (ride). Come può capire, ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente in cui l’ingegneria e la tecnologia avevano una connotazione positiva e avevo modelli a cui ispirarmi. È stato quindi chiaro sin da subito che anche io volevo dedicarmi all’ingegneria. Desideravo anche intraprendere una carriera che mi permettesse di contribuire alla risoluzione delle sfide climatiche.
In Swissgrid si riuniscono persone di ogni cultura e provenienza per lavorare a nuove soluzioni e idee.
Asja Derviškadić, Swissgrid
Qual è la sua esperienza di lavoro presso Swissgrid?
Le mie impressioni sono estremamente positive. Lavoro presso Swissgrid da ottobre 2020 e prima di allora non vedevo l’ora di mettere in pratica le competenze acquisite. Qui posso farlo, il che mi motiva enormemente e mi riempie di orgoglio. Apprezzo anche la collaborazione e lo scambio con i miei colleghi e compagni di team. Un altro punto a favore è la cultura internazionale e interdisciplinare dell’azienda: persone di ogni cultura e provenienza si riuniscono qui per lavorare a nuove soluzioni e idee. La diversità è molto ricca. Nel mio team, ad esempio, su sette persone solo due sono svizzere. Abbiamo quindi un mix interessante, che a mio avviso promuove l’innovazione. Infine, mi piace molto la stretta collaborazione con altre aziende e con le istituzioni scolastiche svizzere di prim’ordine.
Lei ha parlato di diversità culturale. Allo stesso tempo, la percentuale di donne nei settori tecnici è ancora piuttosto bassa. Come lo vive nel suo lavoro quotidiano e qual è il motivo?
È innegabile che le donne siano ancora dolorosamente sottorappresentate nelle professioni tecniche. Ritengo quindi essenziale promuovere un discorso sociale su questo tema, scoprire le ragioni di questa carenza e trovare insieme delle soluzioni. Come ho già detto, io stessa ho avuto la fortuna di crescere con forti modelli di riferimento. Guardavo mia madre, che eccelleva come ingegnere. Non ho mai avuto la sensazione che la tecnologia fosse solo «una cosa da maschi». Tuttavia, mi sono resa conto di quanto questa visione sia diffusa quando sono arrivata all’università. Ero una delle due ragazze del mio anno, mentre i ragazzi che studiavano con me erano 60.
I modelli di ruolo femminili sono un fattore centrale. Abbiamo bisogno di più donne ingegnere in posizioni di leadership.
Asja Derviškadić, Swissgrid
Secondo lei, cosa possono e devono fare le aziende e la società per incoraggiare un maggior numero di donne a lavorare nei settori tecnici?
I modelli di ruolo femminili sono un fattore centrale. Abbiamo bisogno di più donne ingegnere in posizioni di leadership. Le aziende hanno quindi la responsabilità di creare le condizioni quadro adeguate affinché un maggior numero di donne competenti possa assumere questa funzione di leadership. Come società, a nostra volta dobbiamo raccogliere la sfida di lasciarci finalmente alle spalle lo stigma di tipo «la tecnologia è una materia per uomini». Il conseguimento di un dottorato non è stato per me solo la ricompensa di un duro lavoro, ma anche una sorta di scudo protettivo.
Uno scudo?
Sì, perché purtroppo, in quanto donna, devi anche dimostrare di essere competente in molte situazioni. Il dottorato sottolinea le mie competenze e previene eventuali discussioni. Non dovrebbe essere necessario. Se agiamo a livello economico, personale e sociale, sono assolutamente convinta che vedremo più donne nelle professioni tecniche e nelle posizioni di leadership. Questo è importante non solo per ragioni di equità e parità, ma anche per contrastare la carenza di lavoratori qualificati di cui soffrono in particolare i settori tecnici. Fortunatamente, in questo contesto ho trovato un ambiente molto positivo presso Swissgrid.