Rete Sostenibilità

Habitat naturale sotto i tralicci della rete ad altissima tensione

Una nuova casa per gli ululoni dal ventre giallo

Autore: Stephanie Bos


Avete mai sentito parlare dell'ululone dal ventre giallo? Si tratta di piccoli anfibi, non più lunghi di 5 cm, che vivono in Svizzera sul versante settentrionale delle Alpi, fino a 700 metri di altitudine. Il loro dorso è marrone, il che rende difficile individuare questi animali nel loro habitat naturale. Ma attenzione: quando gli ululoni si sentono minacciati, di riflesso mettono in evidenza il loro ventre giallo (da qui il loro nome).

L'ululone dal ventre giallo è una specie a rischio in Svizzera. (c) Mario Lippuner
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L'ululone dal ventre giallo è una specie a rischio in Svizzera.
2/2: L'ululone dal ventre giallo è una specie a rischio in Svizzera.

Dovremmo imparare a conoscere meglio gli ululoni, che fanno parte delle specie a rischio di estinzione in Svizzera e nei Paesi confinanti. Il loro numero sta calando drasticamente e in molte regioni se ne prevede già la scomparsa. La causa è la perdita degli habitat naturali, anche a seguito del prosciugamento dei terreni umidi e degli interventi strutturali sui fiumi. «Gli ululoni dal ventre giallo hanno bisogno di un habitat ecologico variegato e interconnesso, con corsi d'acqua caratterizzati da fasi di secca», spiega il biologo Mario Lippuner del KARCH, l'Ufficio di coordinamento per la tutela di rettili e anfibi in Svizzera. Gli ululoni depongono le loro uova in piccoli stagni temporanei, spesso prima che vi arrivino altre specie animali: alcune di queste, ad esempio le larve delle libellule, costituiscono un pericolo per i girini degli ululoni. «Per questo motivo è importante che lo stagno si prosciughi di nuovo, sebbene ciò comporti anche un certo rischio per la loro vita. È importante che il processo avvenga in tempi rapidi,» spiega Andrea Haslinger di Pro Natura, «le condizioni migliori si hanno con la presenza di acqua calda, che favorisce la metamorfosi».

Gli ululoni dal ventre giallo hanno bisogno di un habitat ecologico variegato e interconnesso, con corsi d'acqua caratterizzati da fasi di secca.

Per preservare la popolazione dell'ululone dal ventre giallo c'è quindi bisogno di un maggior numero di piccoli stagni temporanei. Ma dove è possibile realizzare un habitat del genere? Dove si possono creare senza problemi dei piccoli stagni? naturschutzlösungen ha avuto un'idea illuminante: sotto i tralicci della rete ad altissima tensione di Swissgrid.

Negli stagni sotto i tralicci della rete ad altissima tensione di Swissgrid l'ululone trova una nuova casa. (c) Wolfgang Bischoff, naturschutzlösungen
Negli stagni sotto i tralicci della rete ad altissima tensione di Swissgrid l'ululone trova una nuova casa. (c) Wolfgang Bischoff, naturschutzlösungen

Lo spazio sotto i tralicci: un potenziale non utilizzato

Le aree ai piedi dei tralicci della rete ad altissima tensione (che ha una lunghezza di 6700 km) sono adatte alla realizzazione di piccoli stagni. Si tratta di un terreno altrimenti inutilizzato, che non può essere sfruttato né dai proprietari dei fondi, né dai gestori del territorio. Ma non ovunque ci siano tralicci ci sono anche gli ululoni dal ventre giallo. Pro Natura e naturschutzlösungen hanno incrociato i dati relativi alle linee di Swissgrid con le informazioni fornite da Info Species, per vedere dove sono presenti entrambi: tralicci e ululoni. Dal momento che in età adulta l'ululone non vive solamente in acqua, ma anche in mucchi di legna, terreno molle e vegetazione fitta, si sono selezionati i tralicci nel bosco o nelle vicinanze.

Addetti del servizio civile realizzano uno stagno. (c) Wolfgang Bischoff, naturschutzlösungen
Addetti del servizio civile realizzano uno stagno. (c) Wolfgang Bischoff, naturschutzlösungen

L'area di Mühleberg si è così rivelata idonea allo svolgimento della fase pilota. Si sono costruiti dieci stagni, ben presto popolati da ululoni. Le operazioni si sono svolte manualmente, prima posizionando un rivestimento protettivo nella buca e poi applicandovi uno strato di caucciù. «Nel punto più profondo è necessario realizzare una sorta di fossa settica e un foro, affinché l'acqua possa defluire e gli stagni non diventino permanenti», spiega Andrea Haslinger. Inoltre, per permettere gli interventi di manutenzione tecnica è necessario mantenere una distanza minima di un metro delle fondamenta del traliccio. Nello stagno si costruiscono piccoli nascondigli di pietra o radici e al loro fianco alcune strutture che forniscono un habitat agli ululoni e ad altri animali.

Progetti simili sono previsti. Ma non è così facile come sembra. «In molti cantoni, per realizzare questo genere di strutture è richiesta una licenza di costruzione», afferma Andrea Haslinger. Inoltre, la loro attuazione è legata ai cicli stagionali: «Possiamo costruire solamente in inverno, tra novembre e marzo». La stagione di accoppiamento degli ululoni dal ventre giallo inizia infatti in aprile. Gli accertamenti preliminari (ispezione dei siti, colloqui con il Cantone, il Comune, le associazioni locali per la tutela della natura, i proprietari e i gestori dei terreni) vengono regolarmente svolti da Pro Natura. In tal modo è possibile continuare a garantire l'esistenza degli stagni. Anche il KARCH prende parte alle fasi preliminari e gli esperti di anfibi forniscono preziosi consigli e suggerimenti ai partecipanti al progetto.

La strategia dell'ululone dal ventre giallo: tutto o niente. Nelle pozze d’acqua temporanee corre il rischio che i suoi girini muoiano a causa del prosciugamento.

E Swissgrid cosa fa? La Società nazionale di rete esegue una perizia dei luoghi insieme ai partecipanti al progetto, mette a disposizione i dati geografici necessari e indica quali sono le condizioni da rispettare per la sicurezza delle linee. «Dal nostro punto di vista questi progetti sono molto preziosi e siamo lieti che Pro Natura e naturschutzlösungen abbiano adottato questa iniziativa», spiega Barbara Krummenacher, Grid Project Engineer presso Swissgrid. Il collegamento in rete, infatti, non è una priorità solamente per il sistema della corrente elettrica, ma anche per la tutela della natura e dell'ambiente.


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Communication Manager


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