La rete elettrica riguarda tutti ed è anche un tema complesso, terreno fertile per la nascita di miti di ogni tipo. Ma c’è del vero? È giunto il momento di fare un fact check per sfatare mezze verità e idee sbagliate. L’esperto Marc Vogel conosce i fatti e verifica la veridicità di 12 miti molto diffusi.
Mito 1: l’elettricità può essere immagazzinata nella rete.
Purtroppo no, la rete non può immagazzinare elettricità, può solo trasportarla. In ogni momento, occorre immettere nella rete esattamente la stessa quantità di elettricità che viene prelevata in altri punti. Del resto, il consumo e la produzione di energia devono essere sempre in equilibrio. E Swissgrid provvede a questo equilibrio 24 ore su 24.
Il consumo e la produzione di energia devono essere sempre in equilibrio. E Swissgrid provvede a questo equilibrio 24 ore su 24.
Marc Vogel
Mito 2: l’elettricità può scorrere liberamente nella rete in qualsiasi momento.
Le linee della rete ad altissima tensione sono le autostrade della ripartizione della corrente. Proprio come le strade possono avere ingorghi, anche la rete elettrica può registrare delle congestioni. Questo può accadere, ad esempio, se la capacità di trasporto è insufficiente e la produzione delle centrali elettriche è elevata. Tuttavia, anche le fluttuazioni locali, ad esempio in caso di elevata produzione o domanda, possono portare a congestioni nella rete. In futuro, tali congestioni comporteranno, ad esempio, l’impossibilità di caricare tutte le auto elettriche nello stesso momento e, per gli impianti solari, immettere tutta l’elettricità nella rete in alcuni periodi dell’estate. Per gestire le congestioni sono necessarie misure come le tariffe di energia dinamiche, che incentivano il consumo o l’accumulo di energia elettrica che viene generata localmente. La gestione della ricarica dei veicoli elettrici è necessaria per garantire che ogni auto venga caricata al momento desiderato senza sovraccaricare la rete.
Mito 3: in caso di penuria di energia elettrica si verifica un collasso della rete.
Non è vero, perché collasso della rete e penuria sono due cose completamente diverse. Un collasso della rete si verifica in modo improvviso e non programmato, ad esempio a causa di un guasto tecnico. Un collasso della rete è un’interruzione di corrente su larga scala che, se si protrae nel tempo, ha conseguenze di vasta portata per la società. Una penuria di energia elettrica, invece, è una carenza di elettricità: non si verifica inaspettatamente e di solito dura più a lungo di un collasso della rete. Una penuria di energia elettrica non comporta un’improvvisa interruzione dell’approvvigionamento, ma può essere contrastata per tempo adottando delle contromisure. Esse includono misure di risparmio di energia, limitazione del consumo di corrente elettrica o, come misura più drastica, interruzioni programmate della corrente a breve termine.
Ulteriori informazioni: Blog «Penuria di elettricità vs. collasso della rete»
Collasso della rete e penuria sono due cose completamente diverse.
Marc Vogel
Mito 4: potenza ed energia sono la stessa cosa.
Energia e potenza sono grandezze correlate ma diverse. La potenza si misura in chilowatt, mentre l’energia si misura in chilowattora. Attraverso le linee elettriche viene trasportata l’energia. Per sapere quanta energia (chilowattora) è passata attraverso una linea, si misura la potenza (chilowatt) ogni secondo e si sommano i volari misurati in un’ora. Le linee elettriche sono progettate per la massima potenza, che nella pratica, per motivi di sicurezza operativa, si verifica raramente. In genere, attraverso una linea ad altissima tensione può passare la potenza di una grande centrale alpina ad accumulazione con pompaggio che può arrivare a 1 GW.
Mito 5: rete ad altissima tensione e rete ad alta tensione si riferiscono alla stessa rete elettrica.
Sbagliato, si tratta di due reti che funzionano con tensioni diverse e appartengono ad aziende diverse. Nella rete ad altissima tensione, grandi quantità di elettricità vengono trasportate su lunghe distanze dalle grandi centrali elettriche e dall’estero alle varie regioni della Svizzera. Questa rete elettrica a 380 o 220 chilovolt è gestita dalla società di rete nazionale Swissgrid e viene utilizzata anche per il transito dell’elettricità tra i Paesi. La rete ad alta tensione, invece, è utilizzata per il trasporto regionale dell’elettricità e ha una tensione compresa tra 36 e 150 chilovolt. Responsabili del suo funzionamento sono i gestori della rete di distribuzione regionale.
Ulteriori informazioni: Livelli di rete
Mito 6: le linee elettriche interrate sono preferibili per la salute rispetto alle linee aeree.
Quando si parla di linee elettriche o di apparecchi elettrici, si discute spesso di radiazioni elettromagnetiche e dei potenziali rischi per la salute. Sia le linee aeree che i cavi interrati generano campi elettrici e magnetici. La popolazione è meno consapevole di questo aspetto per le linee interrate perché, a differenza delle linee aeree, non sono visibili e il terreno è percepito come uno strato protettivo contro le radiazioni elettromagnetiche. Tuttavia, il campo magnetico direttamente al di sopra di un cavo interrato è addirittura più grande di quello sotto una linea aerea, per via della minore distanza. In compenso, nel caso dei cavi interrati l’estensione spaziale del campo magnetico è minore. Questo perché la disposizione dei cavi ne annulla parzialmente i campi. Il valore limite d’impianto per i cavi interrati è rispettato a una distanza laterale compresa tra sei e otto metri. Nel caso di una linea aerea sono necessari dai 60 agli 80 metri.
Intensità di campo
Ulteriori informazioni: Emissioni
Il campo magnetico direttamente al di sopra di un cavo interrato è addirittura più grande di quello sotto una linea aerea, per via della minore distanza.
Marc Vogel
Mito 7: l’elettricità può essere convogliata da un punto A a un punto B attraverso singole linee.
Quando l’elettricità scorre dal punto A al punto B, non vi arriva necessariamente in modo diretto, ma viene suddivisa tra le varie linee che collegano A e B. Questo aspetto è rilevante, tra l’altro, per il commercio transfrontaliero: in alcune circostanze, solo una parte dell’elettricità scambiata attraversa direttamente il confine nazionale, mentre un’altra parte passa attraverso la rete di un Paese vicino non coinvolto nel commercio. Ad esempio, la Germania fornisce elettricità alla Francia. Tuttavia, solo una parte dell’elettricità attraversa direttamente il confine franco-tedesco, mentre un’altra parte passa dalla Germania alla Francia attraverso la Svizzera. Questi flussi non pianificati comportano un carico di base sulla rete elettrica dei Paesi non coinvolti, nel nostro esempio la Svizzera, che può ridurre le sue possibilità di importazione ed esportazione.
Ulteriori informazioni: Blog «Non pianificato nella rete elettrica, rischioso per la Svizzera»
Mito 8: la rete di trasmissione svizzera funziona in modo indipendente dai Paesi limitrofi.
Non è vero. Questo perché la rete di trasmissione svizzera fa parte della rete di trasmissione europea, che si estende dal Portogallo alla Lettonia e dalla Danimarca alla Grecia e funziona come una grande macchina gestita congiuntamente da tutti i gestori di rete europei con le stesse regole. In qualità di coordinatore per l’Europa meridionale, Swissgrid, insieme al gestore tedesco della rete di trasmissione Amprion, responsabile per l’Europa settentrionale, ha un compito importante per la gestione sicura della rete in tutta Europa. Per garantire che la rete possa continuare a funzionare in modo sicuro ed efficiente anche in futuro, è necessario un accordo sull’energia elettrica tra la Svizzera e l’Unione europea. Senza un accordo sull’energia elettrica, i costi economici aumenteranno e la stabilità della rete e la sicurezza dell’approvvigionamento saranno messe a rischio. Un accordo sull’energia elettrica non è quindi solo nell’interesse di Swissgrid, ma anche di tutti i consumatori e le consumatrici finali svizzeri.
Ulteriori informazioni: Mercato interno dell’energia elettrica europeo
Per garantire che la rete possa continuare a funzionare in modo sicuro ed efficiente anche in futuro, è necessario un accordo sull’energia elettrica tra la Svizzera e l’Unione europea.
Marc Vogel
Mito 9: la rete di trasmissione sta diventando sempre meno importante, visto viene generata localmente sempre più elettricità rinnovabile che deve essere trasportata solo attraverso la rete di distribuzione.
La diffusione di impianti solari e parchi eolici comporta in effetti una richiesta di tensione inferiore alle reti di distribuzione. Tuttavia, i grandi impianti come gli impianti solari alpini e i grandi parchi eolici al largo delle coste europee, come previsto dall’UE, richiedono anche la rete di trasmissione nazionale e transfrontaliera per trasportare l’elettricità. Inoltre, nei periodi di scarsa produzione locale di energia elettrica da impianti solari e a energia eolica, l’elettricità deve essere trasportata a consumatrici e consumatori da impianti più lontani o da accumulatori. Questo è un altro motivo per cui la rete di trasmissione rimane importante.
Ulteriori informazioni: Blog «Niente impianti solari senza rete elettrica»
Mito 10: se necessario, è possibile costruire in tempi brevi nuove reti di trasmissione o rafforzare quelle esistenti.
Sarebbe auspicabile, ma nella realtà non è così. Attualmente i progetti di questo tipo richiedono circa 15 anni dall’inizio del progetto alla messa in funzione di una nuova linea. In più, le obiezioni e le sentenze dei tribunali fanno sì che i progetti subiscano ritardi significativi e che durino fino a 30 anni. In futuro questi tempi dovrebbero essere ridotti il più possibile, in modo che lo sviluppo della rete elettrica possa tenere il passo con i cambiamenti del sistema energetico e con le esigenze dei gestori di rete e degli utenti. Solo in questo modo è possibile trasportare l’elettricità dal sito di generazione ai centri di consumo e garantire l’approvvigionamento elettrico in futuro.
Ulteriori informazioni: Procedure di autorizzazione
Mito 11: con l’aumento del numero delle auto elettriche, la rete elettrica collasserà.
Per evitare le punte di carico quando si ricaricano molte auto elettriche contemporaneamente, è necessario implementare un sistema intelligente di gestione della ricarica. Con una gestione intelligente, le auto elettriche hanno persino le potenzialità di ridurre il carico sulla rete elettrica agendo come accumulatore. A tale scopo sono necessarie stazioni di ricarica convenzionali sul luogo di lavoro e stazioni di ricarica bidirezionali a casa. In questo modo i veicoli elettrici possono essere caricati durante il giorno e scaricati di notte. In Europa la ricarica bidirezionale e quella da veicolo a rete sono ancora costose e presentano ostacoli normativi.
Mito 12: ogni adeguamento tariffario della rete di trasmissione ha un forte impatto sui costi della corrente elettrica per le famiglie.
La tariffa di energia per le famiglie è la somma di varie componenti. Le consumatrici e i consumatori non pagano solo l’elettricità fornita, ma anche il suo trasporto, ad esempio. In qualità di società di rete nazionale, Swissgrid è responsabile di una parte del percorso dell’elettricità. Swissgrid utilizza le tariffe per la rete di trasmissione per finanziare il funzionamento sicuro e stabile, l’espansione e la modernizzazione della rete di trasmissione. Questa componente rappresenta solo il sette per cento circa dei costi annuali della corrente elettrica di un cliente domestico. Pertanto, un aumento o una riduzione della tariffa da parte di Swissgrid ha poca importanza per il singolo consumatore di corrente elettrica. Attualmente Swissgrid fattura i costi associati alla riserva di energia elettrica per conto della Confederazione. La riserva di energia elettrica è una misura di sicurezza contro la penuria di energia elettrica in inverno. I costi per la conservazione dell’acqua nei bacini e per il mantenimento delle centrali elettriche a gas di riserva rappresentano circa il quattro per cento dei costi annuali della corrente elettrica.
Ulteriori informazioni: Tutto quello che c’è da sapere sul prezzo dell’energia elettrica
Swissgrid utilizza le tariffe per la rete di trasmissione per finanziare il funzionamento sicuro e stabile, l’espansione e la modernizzazione della rete di trasmissione.
Marc Vogel